Lido Marini case vacanze in affitto (Last Minute)

Tra le marine di Salve, località che si trovano sulla costa ionica a poca distanza dalla punta salentina di Santa Maria di Leuca, forse Lido Marini è la più conosciuta per il grande affollamento di turisti della stagione estiva.

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E’ per questo motivo che qui sorgono i più vivaci stabilimenti balneari e che questa è forse tra le altre, Torre Pali, Pescoluse, o la bella cittadina di Torre Vado, quella dove si reca chi ama maggiormente la vivacità ed i bagni di folla.

Lido Marini consiste di un grazioso lungomare, caratterizzato da lunghe distese di sabbia dietro alla quali si alzano dune immacolate riccamente decorate degli arbusti della macchia mediterranea.

Alle spalle di queste si allunga il paese vero e proprio, che, si potrà notare dalla profusione di locali, bar e ristoranti che contraddistinguono il lungomare, ha conosciuto un grande sviluppo turistico soprattutto negli ultimi decenni, per cui è ricco di strutture ricettive ed alberghiere e di svariate soluzioni per il soggiorno ed il pernottamento.

Per questo motivo è una delle cittadine da prendere in considerazione come meta delle proprie vacanze anche tra le offerte last minute, grazie alle quali non sarà difficile trovare l’occasione di un appartamento, una villetta o una casa vacanze in affitto a Lido Marini.

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Pasqua a Lido Marini Salento

Pasqua, un momento sacro che racchiude in se anche piacevoli occasioni per fare un piccolo break alla propria routine lavorativa e di studio approfittando dei giorni di vacanza previsti per la festività. Lido Marini, una bella località sulla costa ionica del Salento potrebbe essere una meta interessante delle vostre vacanze di Pasqua.

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Il mare qui è magnifico, le spiagge in questa stagione sono pressochè deserte e quindi offrono l’incanto della natura nel suo aspetto migliore, incontaminata e pura. Se non tutte gli stabilimenti balneari funzionano ancora a pieno regime in ogni caso si troverà anticipata quell’atmosfera piacevole che regna a Lido Marini nel cuore dell’estate di allegria, vivacità e relax.

Anche pernottare durante la Pasqua non sarà un problema, visto che la località negli ultimi anni si è dotata di moltissime infrastrutture turistiche, che vanno dagli alberghi, residence e bed&breakfast agli appartamenti e case vacanze in affitto.

Se poi si vuol dedicare una giornata ad un escursione nell’entroterra, si potrà godere del magnifico paesaggio della campagna salentina in uno dei momenti di massimo fulgore, con le vigne che hanno appena messo le prime foglie verdissime e gli uliveti che ricoprono le vallate e le pianure. Da non perdere nemmeno una visita a celebri cittadine come Gallipoli o Santa Maria di Leuca, comodamente raggiungibili a pochi chilometri di distanza.

Torre San Giovanni

Torre San Giovanni è una località conosciuta per le sue attrazioni turistiche, per le bellissime spiagge che ne caratterizzano la costa sud, che, come d’altronde molto comune nell’area circostante si presentano come splendide distese di sabbia, qui a Torre San Giovanni bianchissima, un mare che digrada dolcemente e una fila di dune di sabbia sulle qual cresce la macchia mediterranea.

Ma Torre San Giovanni, al contrario di altre località vicine non si è sviluppata solo in anni recenti grazie alla spinta turistica. La località infatti ha una storia strettamente collegata con quella della cittadina di Ugento, che si trova leggermente nell’interno, di cui Torre San Giovanni è stata per lungo tempo l’approdo sul mare.

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Tante sono le testimonianze dell’antica presenza qui dell’uomo, ed in particolare della civiltà messapica, una popolazione che, probabilmente proveniente dall’Illiria, l’area dei Balcani corrispondente alla ex-Jugoslavia, si è insediata in Salento tra il terzo ed il secondo millennio Avanti Cristo. Tra queste i resti di antiche mura monolitiche probabilmente fortificazioni di protezione all’area portuale, che gli studiosi fanno risalire al 500 Avanti Cristo.

Sono poi state ritrovate tracce anche di insediamenti romani, segno che i nuovi dominatori continuavano ad avere un forte interesse per la posizione di Torre San Giovanni per le loro attività economiche e probabilmente anche belliche.

Certo è che per lunghi secoli, finita l’epoca romana, la cittadina conoscerà una decadenza inesorabile, causata principalmente da fatto che l’area paludosa e quindi malarica, e le incursioni dei saraceni dal mare obbligheranno la popolazione ad allontanarsi dalla costa, per poi ritornarci solo a partire dalle bonifiche attuate nel corso degli anni ’30 e successivamente, negli anni del boom economico, quando la località comincia la sua parabola ascendente come località balneare.

Domina sul paese la torre cinquecentesca, che qui ha una finzione particolarmente importante perchè da sempre indica ai naviganti il pericoloso tratto di mare davanti alla costa di Ugento, ricco di secche insidiose. E’ per questo motivo che la torre è piastrellata a grossi scacchi neri e bianchi, che la rendono visibile sin da lontano. Nonostante una certa crescita disordinata delle infrastrutture sia turistiche che portuali, Torre San Giovanni continua ad essere una località pluripremiata per la qualità e la pulizia delle sue acque.

Un escursione a Gallipoli da Lido Marini

Lido Marini è un’ottima base di partenza per raggiungere Gallipoli, uno dei fiori all’occhiello delle meraviglie che il Salento sa offrire a i suoi visitatori. Sono all’incirca una ventina di chilometri, che si possono comodamente percorrere scegliendo le strade statali costiere, attraversando bellissime località come Torre Suda, Marina di Mancaversa, Capilungo, e passando all’interno dell’affascinante promontorio di Torre Pizzo, oppure, raggiungere Ugento e da qui continuare lungo la statale SS274 toccando paesi e cittadine come Melissano, Racale, Taviano ed Alliste.

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Se si sceglie il percorso costiero prima di raggiungere Gallipoli e le sue ricchezze artistiche ed architettoniche si avrà la possibilità di ammirare un lungomare splendido, che come a Lido Marini è essenzialmente costituito di lunghe spiagge, che affascinano immediatamente lo sguardo, Baia Verde, con le magiche acque color dello smeraldo cui deve il nome, e Lido San Giovanni da cui si entra in paese.

Gallipoli vecchia sta tutta arroccata su un isolotto separato dalla terraferma, a cui è legato da un ponte in muratura. Un tempo tale sistemazione era particolarmente vantaggiosa perchè permetteva alla città di difendersi meglio dagli attacchi, soprattutto quelli provenienti dal mare.

Ed il centro storico di Gallipoli è veramente uno spettacolo di vicoli e stradine che si avvolgono intono all’isola, e tra le quali sorgono stupende chiese che sono tra i più alti esempi del barocco leccese, come la cattedrale dedicata a Sant’Agata, la chiesa di San Francesco da Paola, la Chiesa di Santa Maria della Purità, davanti alla quale si apre un’incantevole e panoramica spiaggetta amata dagli abitanti, il Seno della Purità.

Da non perdere gli edifici civili, come Palazzo Tafuri, ed il Castello che con i suoi bastioni circolari protegge l’ansa del porto, pittoresco agglomerato di colorate barche di pescatori e di un affascinante e suggestivo mercato del pesce, che se arriverete di buon ora al mattino non dovrete rinunciare a visitare.

Da percorrere la panoramica che si stende dove una volta erano le mura esterne della città, e dalla quale potrete ammirare la costa gallipolina, vero sud e verso nord, in tutto il suo splendore.

Una visita a Ugento da Lido Marini

Parlare di Ugento significa parlare di un periodo della storia del Salento che sebbene molto remoto ha lasciato indelebili tracce, la civiltà messapica. Una popolazione migrata nelle terre pugliesi dalle coste adriatiche della Illiria, l’area dei Balcani di fronte alle coste italiane dell’Adriatico, e che qui si è sviluppata in vere e proprie metropoli, le città fortificate della Messapia, dedicandosi non solo ad attività tradizionali come agricoltura e pastorizia ma anche di commerci e traffici con i paesi mediterranei.

Prova ne sono le cittadine messapiche che pur poste leggermente nell’entroterra creavano delle basi navali dalle quali partivano ed a cui approdavano navi cariche di mercanzie. Ugento avrà il suo porto a Torre San Giovanni, quella che oggi è una delle sue marine, così come Torre San Gregorio sarà lo sbocco sul mare dell’antica ed oggi scomparsa città di Vereto.

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Una storia moto antica dunque quella di Ugento, una cittadina che chi è in vacanza in questo tratto di costa salentina può decidere di visitare per le bellezze che racchiude nel piccolo ma prezioso centro storico. Se si vuol percorrere le attrattive di Ugento in un percorso cronologico la prima cosa da visitare sono le mura messapiche che sorgono in città e sono ancora visibili in parte, accanto ad esse restano anche tracce di fortificazioni più recenti, risalenti al periodo bizantino.

Sempre dell’epoca messapica i resti dell’antica acropoli cittadina, ed i resti di una necropoli dello stesso periodo, mentre poco distante dal nucleo urbano si trovano due menhir ancora in buone condizioni conservative.

Dell’epoca medievale resta invece l’interessante testimonianza del Castello, edificato nel tredicesimo secolo, e più volte rimaneggiato fino a perdere la sua originaria struttura fortilizia per diventare una elegante dimora signorile.

Dell’epoca medievale e rinascimentale restano diversi palazzi signorili, dal Palazzo Vescovile a Palazzo Gigli, mentre di epoca seicentesca è Palazzo Colosso, che si presenta in parte nella sua struttura originale in parte con decisi rimaneggiamenti di età ottocentesca, e che al suo interno possiede una delle più importanti collezioni archeologiche dell’area Salentina, la collezione archeologica Colosso.

Torre del Pizzo

Guardandolo dall’alto su una cartina, disegnato dalle mappe di un navigatore satellitare oppure da qualche sito di mappe su internet il promontorio di Torre del Pizzo appare come un’unghiata inferta allo Ionio dalla costa salentina, un’improvvisa e sostanziosa sporgenza che si inoltra nel mare e si solleva dalla piana circostante.

A dominare questo suggestivo paesaggio la solitaria torre bianca che svetta intorno ad una distesa di bassi e profumati arbusti della macchia mediterranea. La torre ha una forma circolare, molto sobria e liscia, con un unico vezzo architettonico nella scala circolare che si arrampica sulle pareti fino a raggiungere l’ingresso del primo piano.

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Guardando dall’alto si può anche immaginare che Torre del Pizzo è in po’ una cesura tra il panorama che si vede provenendo da sud e quello che invece si incontrerà doppiando il promontorio verso nord.

Al di sotto di Torre del Pizzo, in direzione di Capo Leuca, si osserva una linea costiera fatta prevalentemente di scogliere basse che si tuffano nel mare talvolta aprendosi n dolci anse, sempre pietrose, da cui però è facile tuffarsi nel mare. E’ questo per esempio il panorama che si può ammirare davanti alla cittadina di Marina di Mancaversa, il primo paese che si incontra verso sud. E tale panorama suggestivo, selvaggio e ruvido, continuerà praticamente ininterrotto fino ad incontrare le prime marine di Ugento, Torre San Giovanni e Lido Marini.

Verso nord invece si apre un grande golfo che da Torre del Pizzo giunge fino a Gallipoli, e la cui costa è caratterizzata da una serie di spiagge lunghissime e magnifiche.

La prima spiaggia si trova subito a ridosso del promontorio, una distesa di sabbia bianca che si fa strada tra rocce affioranti e macchia mediterranea. Un paesaggio sublime lo si incontra a Punta della Suina, dove una serie di scogli interrompono l’armoniosa distesa di spiagge, ma offrono l’incanto di un paesaggio suggestivo.

Da lì in avanti c’è solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda le spiagge, ricordiamo tra queste la bellissima ed incantevole Baia Verde, che deve il suo nome alla fantastica colorazione smeraldo delle acque.

Itinerari dei pellegrini a Santa Maria di Leuca

Lido Marini ha una posizione fortunata per coloro che intendono le vacanze non solo per trascorrere splendide giornate a crogiolarsi nel caldo sole e tuffarsi nelle limpide acque dello Ionio, su cui si affaccia la località turistica. A pochi chilometri da Lido marini si possono fare interessanti escursioni verso l’entroterra oppure lungo le coste, sia in direzione sud, verso Capo Luca, sia in direzione nord, verso Gallipoli.

Un’escursione interessante ed originale è quella di ripercorrere le tappe che i pellegrini percorrevano nel lungo viaggio che li portava fino alla Basilica de Finibus Terrae a Santa Maria di Leuca.

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Era un viaggio lungo e pericoloso, fatto di lunghe notti passate all’addiaccio e dell’attraversamento di territori talvolta impervi talvolta pericolosi per la presenza di briganti e banditi. Tuttavia erano migliaia ogni anno i viaggiatori che giungevano a Santa Maria di Leuca, segno profondo di una devozione che non temeva rischi e pericoli, fatiche e patimenti, e che probabilmente all’opposto li considerava come parte integrante del loro avvicinamento a Dio.

Dunque un escursione dei luoghi sacri alla tradizione del pellegrinaggio non può che partire, se si sceglie un percorso a ritroso, dalla Basilica de Finibus Terrae che svetta con la sua mole imponente sull’estremo promontorio della penisola salentina. Si pensa che essa fosse già prima del culto cristiano una località sacra, dedicata alla dea Minerva, come d’altronde testimonia un monolite con inscrizioni votive presente appena superato l’ingresso della chiesa. Vuole poi la leggenda che l’apostolo Pietro sia sbarcato proprio qui ed in questa località abbia parlato per la prima volta di cristo alle popolazioni salentine. Per questo motivo, una volta che il cristianesimo si sarà diffuso sarà proprio qui che verrà eretto uno dei primi templi cristiani.

Risalendo il Salento troviamo poco distante da Leuca, in località Barbarano del Capo, una altro luogo altamente significativo. Si tratta di Leuca Piccola, così è stata infatti battezzata.

Era un luogo importante, ed amato per i pellegrini perchè rappresentava l’ultima tappa prima di raggiungere finalmente la Basilica a Leuca. Qui per volere di alcuni nobili viene eretta nel orso del diciassettesimo secolo la piccola Chiesa di Santa Maria di Leuca del Belvedere, un complesso architettonico di modeste dimensioni, interessante da visitare per i begli affreschi che si trovano all’interno, e per la curiosa serie di cavità ricavate nel sottosuolo, con tanto di nicchie ricavate nelle pareti in cui dormire, dove i pellegrini trascorrevano al sicuro le loro notti in attesa di riprendere il cammino.

Ponte del 25 aprile a Lido Marini

Che bellezza quando le festività primaverili come il 25 aprile ed il primo maggio permettono di collezionare, se il calendario è favorevole, qualche giorno di vacanza grazie ad un ponte festivo!

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Una buona occasione per concedersi una breve vacanza scegliendo una tra le splendide località che offre l’Italia.

Il Salento per esempio non è da trascurare come meta: panorami dolci e suggestivi, l’ospitalità che è uno dei fiori all’occhiello della popolazione locale, tradizioni e feste che si susseguono senza sosta per tutto l’anno e che proprio nel periodo primaverile conoscono nuovo vigore.

Il ponte del 25 aprile a Lido Marini per esempio potrebbe essere una soluzione ideale. Le spiagge offrono già la possibilità di godere di un sole piacevolmente caldo, il mare talvolta è già balneabile, almeno per quelli meno freddolosi, e le strutture alberghiere offrono pacchetti soggiorno interessanti per qualità e prezzo.

Lido Marini poi, situata vicino all’estrema punta della penisola salentina è una base ideale per esplorare il territorio salentino, sia le campagne e l’entroterra, con i magnifici paesaggi rurali di colline e pianure coperte di uliveti e vigneti, sia le tante cittadine che offrono inestimabili tesori di arte e storia.

Solo per citarne alcune, raggiungibili comodamente da torre Marini, troviamo Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Nardò, Ugento ed altre ancora. Sicuramente rimpiangerete di non aver abbastanza tempo per tutto quello che ci sarebbe da fare e per tutte le località che meriterebbe visitare.

Le zone umide intorno a Lido Marini

Una delle particolarità della costiera a ridosso di Ugento è quella di essere stata per ungo tempo, dei secoli per la precisione un territorio difficilmente praticabile. Se nei due millenni prima di Cristo, ai tempi della civiltà messapica e per tutta l’epoca greco romana ed ancora per tutto il medioevo l’area costiera sarà densamente popolata, d’improvviso si assiste nella zona ad un drammatico calo demografico dovuto a diverse ragioni. Il fattore principale è stata la profonda trasformazione del territorio, diventato fortemente paludoso, e con la presenza di acque stagnanti si è radicata una delle più insidiose tra le malattie, la malaria, che ha spinto la popolazione ad abbandonare territori divenuti fortemente insalubri.

Dal mare poi erano così soventi gli attacchi di saraceni e pirati, con le conseguenti immancabili razzie, i rapimenti, le distruzioni, che tante cittadine e località sulla costa si svuoteranno e la popolazione troverà rifugio nell’entroterra che rappresentava maggiori possibilità di sopravvivenza.

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Un esempio eclatante è la distruzione di Vereto, un’importante metropoli sia durante l’epoca messapica che durante l’epoca romana che verrà completamente distrutta nel IX secolo dai saraceni e non si risolleverà mai più.

La situazione non migliorerà se non durante gli anni ’20 e ’30 del XX secolo, quando tra i grandi programmi di bonifica del governo fascista saranno comprese anche le aree salentine dove imperano le paludi.
Il lavoro di bonifica si può ancora oggi constatare nei grandi bacini idrici presenti lungo la costa, che chi è in vacanza a Lido Marini potrà vedere proprio a ridosso delle spiagge alla fine del paese. Questi bacini sono talvolta collegati tra di loro e tutti hanno un canale di sbocco sul mare.

Questi bacini rappresentano oggi una ricchezza dal punto di vista ambientale, perchè tra la vegetazione spontanea che cresce rigogliosa sulle sponde e sulle rive dei bacini trovano rifugio una miriade di esemplari di uccelli e piccoli mammiferi, anfibi e rettili, che in alcuni casi sono altamente preziosi perchè rappresentano specie uniche e rare.

Anche tra la flora si osservino piante rare altrove. Oltre a ciò il mix di acque dolci e salate favorisce la presenza di molte specie di pesci, e quindi sarà facile che, passando accanto ai bacini idrici, troverete qualche pescatore assorto nella sua attività.

L’entroterra di Salve

Salve si trova nel Basso Salento, un territorio ricco di attrattive per visitatori e turisti. Attrattive che non interessano solo la bellezza della costa, che qui è davvero magnifica, con le famose marine di Salve, Pescoluse, Torre Pali, tutte altrettanto belle e suggestive, ma anche per i magnifici paesaggi dell’entroterra salentino, che sono una gioia per gli occhi e per i sensi.

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Qui da millenni ormai il territorio è stato modificato dall’operosità delle generazioni e generazioni di agricoltori e pastori, colline e pianure, montagne e vallate dimostrano chiaramente quanto esse siano state nel corso del tempo una risorsa inesauribile per gli abitanti del Salento.

Il visitatore che si avventura nell’entroterra noterà sicuramente la morfologia del territorio, le colline terrazzate, i muretti a secco che per centinaia di chilometri costituiscono una rete di confine delle proprietà e di argine ai sentieri ed alle vie della pastorizia. Le distese di uliveti e vigneti, on la loro generosa produzione di olio e vino che oggi sono sempre più apprezzati in Italia e nel mondo, rendono queste terre all’apparenza aride e rocciose una festa di colori e di verdi paesaggi, cui contribuisce anche il silenzioso e segreto scorrere delle acque nel sottosuolo, un tipico fenomeno carsico particolarmente comune in Salento.

Tra la vegetazione in cui non mancano altre spettacolari specie, i fichi d’india, la macchia mediterranea, i tratti di pineta, non è raro incontrare degli edifici rurali dall’apparenza molto singolare, le pajare, costruite accumulando con una sapienza ingegneristica davvero notevole, le pietre senza l’uso di calce o cemento, creando così dei vani interni freschi e piacevoli, utilizzati per il ricovero di uomini ed animali.

Salve poi è particolarmente famosa anche per un’altra caratteristica, il fatto che il territorio è ricco di testimonianze di antiche civiltà italiche che vivevano qui ancor prima dell’arrivo dei greci e dei romani. Di tale presenza sono famose, nell’area di Salve, le specchie, cumuli di pietre di notevoli dimensioni che venivano usati sia come tumuli funerari sia come punti sopraelevati da cui scrutare il territorio circostante per scorgere anticipatamente la presenza di nemici.