Presicce

Presicce dista solo otto chilometri dalle marine di Ugento e da Lido Marini, e perciò potrebbe essere una meta di un’escursione nell’entroterra, magari interrompendo la serie di giornate trascorse a crogiolarsi sulle belle spiagge assolate ed a tuffarsi tra le dolci onde del mare salentino.

Una gita del genere ha la possibilità di farvi conoscere un aspetto del Salento che merita la pena di ammirare, le campagne ed i territori dell’entroterra. Un paesaggio che non lascia indifferenti nemmeno le persone meno sensibili al fascino dell’ambiente rurale.

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Cosa spicca già lungo il percorso di avvicinamento al bel paesino di Presicce è la campagna costellata di uliveti, una delle ricchezze della Puglia in generale e del Salento in particolare. Uliveti che talvolta possono essere anche molto antichi, centenari ed in qualche caso anche plurisecolari, visto che in questa regione la coltivazione dell’ulivo è stata per millenni una risorsa ed in qualche caso l’unica economia in grado di sostenere le popolazioni.

Tra gli uliveti si potranno notare le testimonianze del paziente lavoro di generazioni di agricoltori, i muretti a secco che delimitano i terreni, i terrazzamenti, le costruzioni rurali così tipiche ed originali che servivano in passato, e talvolta ancora oggi come ricovero di uomini ed animali, le pajare, con la loro particolare forma conica fatta di pietre a secco.

Una volta giunti in paese da visitare i tanti frantoi ipogei, quelle caverne scavate nel sottosuolo dove si lavoravano le olive per estrarne il prezioso olio. Ricavati nel sottosuolo per meglio governare la temperatura dell’ambiente, necessarie per ottenere un prodotto di qualità, i frantoi ipogei sono stati utilizzati fino a non poco tempo fa.

Presicce non manca di attrattive architettoniche, come la bella Chiesa Madre, che sebbene di impianto più antico presenta oggi una facciata rimaneggiata in eleganti svolazzi barocchi. Da vedere anche il Castello, antica testimonianza dell’epoca medievale, che nel corso del tempo, finita la sua funzione difensiva, è stato trasformato in elegante dimora per i feudatari locali. La Cripta di San Mauro riserva ai suoi visitatori, sebbene in parte diroccata, alcuni sorprendenti affreschi risalenti al 1200.